Blocco mandibola
In alcuni casi può accadere che il paziente, dopo un rumore improvviso a una o entrambe le articolazioni temporo-mandibolari, abbia una certa difficoltà nell’aprire la bocca per via di un blocco mandibola ovvero di un blocco del meccanismo condilo-discale che consente alla bocca di aprirsi correttamente. Le cause sono essenzialmente due: una malocclusione causata da estrazione, protesi mal eseguite oppure traumi che vanno dal colpo della frusta fino a incidenti stradali. Come vedremo esistono diversi rimedi per il blocco mandibola che comprendono il riposizionamento del disco che viene eseguito da fisioterapisti esperti delle articolazioni temporo-mandibolari, di riabilitazione articolare e riabilitazione occlusale così da evitare che le articolazioni subiscano una ricaduta del blocco mandibola. Per saperne di più su cosa fare quando si blocca la mandibola e quali trattamenti sono i più efficaci non resta che proseguire con la lettura.
Cosa fare quando si blocca la mandibola
Il blocco mandibola è un problema derivante dalla cosiddetta mandibola a scatto. Si tratta di un problema fastidioso e molto doloroso che viene provocato dal malfunzionamento delle articolazioni temporo-mandibolari, ovvero le giunzioni esistenti tra le ossa temporali del cranio e la mandibola. Queste articolazioni sono presenti in ambedue i lati del viso, vicino alle orecchie, e sono legamenti, tendini e muscoli che supportano le articolazioni. Spesso capita che, aprendo la bocca ed estendendo la mascella, si senta chiaramente un click provenire dalla mascella. Tale scatto potrebbe anche non essere accompagnato dal dolore o dal blocco mandibola. In caso invece di dolore e blocco mandibola sarà importante intervenire con i giusti trattamenti. Insomma, un blocco mandibola è un problema serio che dovrà essere affrontato con la giusta attenzione.
Blocco mandibola dal dentista: le cause
Ma quali sono le possibili cause scatenanti di questo problema? Le più note sono la malocclusione dentale con i denti dell’arcata superiore non perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore. Altra causa possibile di blocco mandibola è il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti. Anche lo stress riveste un ruolo importante in quanto può incidere sull’articolazione e, in alcuni casi, provocare il bruxismo. Traumi alla mandibola e artrosi dell’articolazione temporo-mandibolare sono altre cause scatenanti il blocco mandibola al pari delle artriti, della sindrome del dolore miofasciale e di protesi dentarie fisse o dentiere mobile incongrue nei rapporti. In questi casi la prima opzione terapeutica è la chirurgia maxillo-facciale minimamente invasiva. Molte volte queste alterazioni sono transitorie e non peggiorano. Questi casi richiedono solo un semplice trattamento per alleviare il disagio. Il personale qualificato che opera negli studi dentistici abilitati di solito inizia con terapie meno invasive come stecche di stabilizzazione personalizzate e terapia fisica. Nei casi più gravi, come vedremo, si contempla anche il ricorso all’intervento chirurgico ma dovrà essere sempre il dentista a scegliere come operare a seconda dei casi.
Blocco mandibola: possibili trattamenti
Tra i trattamenti validi per contrastare il blocco mandibola abbiamo, ad esempio, l’artrocentesi. In questo caso si utilizzano due aghi intra-articolari e si esegue un lavaggio articolare per rimuovere tutte le particelle microscopiche e iniettare una soluzione per aiutare a lubrificare l’articolazione. Si esegue anche l’artroscopia mediante l’inserimento di una telecamera intra-articolare (artroscopio) per consentire al chirurgo di esaminare l'articolazione e quindi rimuovere il tessuto infiammatorio e manipolare le strutture. Se il problema temporo-mandibolare causa una grave disabilità funzionale e non c'è risposta alle misure conservative, l'articolazione danneggiata deve essere sostituita con una protesi. Per quanto riguarda la sostituzione delle articolazioni, le parti malate della mascella vengono sostituite da un sostituto artificiale: le protesi dell'articolazione temporo-mandibolare. Contro il blocco mandibola si esegue anche la chirurgia a cielo aperto, è il caso di tumori dell'articolazione o altre patologie specifiche. In questi casi potrebbe essere necessario eseguire un approccio aperto completo all'articolazione in modo che il chirurgo abbia pieno accesso. Dopo la prima seduta di trattamento il paziente apre la bocca e, oltre al miglioramento della mobilità mandibolare, segnala anche una leggera sensazione di diminuzione del dolore.
Blocco mandibola: i sintomi
Tra i sintomi tipici del blocco gengivale abbiamo la difficoltà ad aprire la bocca, dolori di vario genere che possono essere causati dal ticchettio rumoroso nell’articolazione mandibolare quando si apre la bocca, dolori al collo, alla testa, all’orecchio, gonfiore facciale e mal di denti. Prima di individuare il trattamento ideale per il blocco mandibola il dentista dovrà individuare la causa scatenante. Tra i trattamenti più gettonati per quanto riguarda il blocco mandibola abbiamo l’assunzione di farmaci come analgesici e antinfiammatori miorilassanti, il trattamento con bite, l’uso di un impacco di ghiaccio sulla mascella, esercizi di stiramento e rilassamento della mandibola e, nei casi più gravi, un intervento chirurgico vero e proprio o il rifacimento della protesi per modificare i rapporti occlusali. In sostanza per contrastar e il blocco mandibola occorre gestire lo stress per alleviare lo schiocco della mascella, evitare attività che prevedono di spalancare la bocca eccessivamente ed evitare cibi troppo duri e gommosi che potrebbero favorire questo disturbo.
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Cosa fare quando si blocca la mandibola
Il blocco mandibola è un problema derivante dalla cosiddetta mandibola a scatto. Si tratta di un problema fastidioso e molto doloroso che viene provocato dal malfunzionamento delle articolazioni temporo-mandibolari, ovvero le giunzioni esistenti tra le ossa temporali del cranio e la mandibola. Queste articolazioni sono presenti in ambedue i lati del viso, vicino alle orecchie, e sono legamenti, tendini e muscoli che supportano le articolazioni. Spesso capita che, aprendo la bocca ed estendendo la mascella, si senta chiaramente un click provenire dalla mascella. Tale scatto potrebbe anche non essere accompagnato dal dolore o dal blocco mandibola. In caso invece di dolore e blocco mandibola sarà importante intervenire con i giusti trattamenti. Insomma, un blocco mandibola è un problema serio che dovrà essere affrontato con la giusta attenzione.
Blocco mandibola dal dentista: le cause
Ma quali sono le possibili cause scatenanti di questo problema? Le più note sono la malocclusione dentale con i denti dell’arcata superiore non perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore. Altra causa possibile di blocco mandibola è il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti. Anche lo stress riveste un ruolo importante in quanto può incidere sull’articolazione e, in alcuni casi, provocare il bruxismo. Traumi alla mandibola e artrosi dell’articolazione temporo-mandibolare sono altre cause scatenanti il blocco mandibola al pari delle artriti, della sindrome del dolore miofasciale e di protesi dentarie fisse o dentiere mobile incongrue nei rapporti. In questi casi la prima opzione terapeutica è la chirurgia maxillo-facciale minimamente invasiva. Molte volte queste alterazioni sono transitorie e non peggiorano. Questi casi richiedono solo un semplice trattamento per alleviare il disagio. Il personale qualificato che opera negli studi dentistici abilitati di solito inizia con terapie meno invasive come stecche di stabilizzazione personalizzate e terapia fisica. Nei casi più gravi, come vedremo, si contempla anche il ricorso all’intervento chirurgico ma dovrà essere sempre il dentista a scegliere come operare a seconda dei casi.
Blocco mandibola: possibili trattamenti
Tra i trattamenti validi per contrastare il blocco mandibola abbiamo, ad esempio, l’artrocentesi. In questo caso si utilizzano due aghi intra-articolari e si esegue un lavaggio articolare per rimuovere tutte le particelle microscopiche e iniettare una soluzione per aiutare a lubrificare l’articolazione. Si esegue anche l’artroscopia mediante l’inserimento di una telecamera intra-articolare (artroscopio) per consentire al chirurgo di esaminare l'articolazione e quindi rimuovere il tessuto infiammatorio e manipolare le strutture. Se il problema temporo-mandibolare causa una grave disabilità funzionale e non c'è risposta alle misure conservative, l'articolazione danneggiata deve essere sostituita con una protesi. Per quanto riguarda la sostituzione delle articolazioni, le parti malate della mascella vengono sostituite da un sostituto artificiale: le protesi dell'articolazione temporo-mandibolare. Contro il blocco mandibola si esegue anche la chirurgia a cielo aperto, è il caso di tumori dell'articolazione o altre patologie specifiche. In questi casi potrebbe essere necessario eseguire un approccio aperto completo all'articolazione in modo che il chirurgo abbia pieno accesso. Dopo la prima seduta di trattamento il paziente apre la bocca e, oltre al miglioramento della mobilità mandibolare, segnala anche una leggera sensazione di diminuzione del dolore.
Blocco mandibola: i sintomi
Tra i sintomi tipici del blocco gengivale abbiamo la difficoltà ad aprire la bocca, dolori di vario genere che possono essere causati dal ticchettio rumoroso nell’articolazione mandibolare quando si apre la bocca, dolori al collo, alla testa, all’orecchio, gonfiore facciale e mal di denti. Prima di individuare il trattamento ideale per il blocco mandibola il dentista dovrà individuare la causa scatenante. Tra i trattamenti più gettonati per quanto riguarda il blocco mandibola abbiamo l’assunzione di farmaci come analgesici e antinfiammatori miorilassanti, il trattamento con bite, l’uso di un impacco di ghiaccio sulla mascella, esercizi di stiramento e rilassamento della mandibola e, nei casi più gravi, un intervento chirurgico vero e proprio o il rifacimento della protesi per modificare i rapporti occlusali. In sostanza per contrastar e il blocco mandibola occorre gestire lo stress per alleviare lo schiocco della mascella, evitare attività che prevedono di spalancare la bocca eccessivamente ed evitare cibi troppo duri e gommosi che potrebbero favorire questo disturbo.
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