coppia abbracciata

Proteggi i tuoi denti!

Per pochi giorni il check up è in omaggio!

APPROFITTANE ORA

Le carie fanno male

Ricordare che le carie fanno male potrebbe essere quasi ripetitivo ma non è mai sufficiente anche perché, ogni anno, sono moltissimi i pazienti che si presentano negli studi dentistici lamentando dolori ai denti causati dalle carie. Non è vero che le carie fanno sempre male in quanto nelle fasi iniziali spesso una carie può passare inosservata. Questo rappresenta un pericolo per la nostra salute orale in quanto ci si accorge della carie quando ormai è tardi e il dentista dovrà procedere con una otturazione o una devitalizzazione. Quando i denti cariati fanno male è spesso già tardi in quanto questo vorrà dire che le carie hanno già raggiunto la dentina e magari la polpa del dente. Dal momento che le carie fanno male in primis alla salute orale conviene prevenire adottando delle misure molto attente di igiene orale e quindi rimuovendo gli accumuli di placca batterica utilizzando lo spazzolino e anche il filo interdentale.

Le carie fanno male: quali sono i rischi

Ma quali sono le conseguenze negative per la salute che possiamo avere a causa della carie? Per prima cosa parliamo un attimo anche di ciò che favorisce la carie. La formazione della carie infatti viene favorita da alcuni fattori come ad esempio il disallineamento dei denti, la loro conformazione, la diminuzione della saliva e un’alimentazione sbagliata. Per quanto riguarda la saliva, può essere considerata come un vero e proprio detergente naturale che, quando si acidifica, aumenta le probabilità di insorgenza di processi cariosi. Solitamente sono i molari i denti più soggetti alla carie seguiti dai premolari e dagli incisivi superiori. Si tratta a ben guardare di denti che sono difficili da pulire e una carie dentale, come vedremo, potrebbe portare anche alla perdita dei denti. Se le carie fanno male paradossalmente è più facile accorgersi della loro presenza ma sarà importantissimo riuscire a diagnosticarle prima che abbiano raggiunto la polpa del dente. Le carie fanno male dopo un po' ma si sviluppano lentamente. L’unico modo per fermare le carie è procedere con la rimozione del tessuto danneggiato. Le carie infatti, se lasciate progredire, portano a una infezione che rischia di attaccare lo smalto, demineralizzarlo e poi perforarlo.

Lo sviluppo della carie

Una volta chiarito che almeno nelle fasi iniziali non è sempre vero che le carie fanno male, approfondiamo anche le modalità di sviluppo dei processi cariosi. La carie si forma inizialmente in modo superficiale sotto la placca batterica attorno al dente. Non curare la carie è sempre una pessima idea in quanto il processo carioso continua il suo percorso e raggiunge poi la dentina per poi avanzare fino a intaccare anche la polpa del dente coinvolgendo i tessuti nervosi. Quando le carie non sono molto profonde e interessano solo la dentina e non la polpa, lo specialista potrà procedere con una otturazione. Se invece la carie avesse già coinvolto la polpa del dente il dentista dovrà rimuovere la polpa dentale infetta e procedere con una devitalizzazione. Insomma le carie fanno male e faranno ancora più danni se verranno lasciate libere di espandersi a lungo.

L’importanza della prevenzione

Una volta appurato che le carie fanno male e quali sono i rischi collegati al non trattare i processi cariosi vedremo ora quello che possiamo fare per prevenire la loro formazione. Oltre a una igiene orale costante si consiglia ovviamente di presentarsi ai controlli periodici dal dentista e di sottoporsi a una seduta di igiene orale professionale almeno una volta l’anno dal dentista. Il consiglio è quello di non aspettare che le carie fanno male in quanto una carie non curata potrebbe portare a conseguenze gravi che includono la necessità del dentista di estrarre il dente. La causa principale della carie è la scarsa igiene orale quindi è importante convincersi della necessità di dover fare qualcosa a riguardo, magari acquistare uno spazzolino elettrico o prendere l’abitudine di usare il filo interdentale dopo l’uso di spazzolino e dentifricio.

Carie: come riconoscerla

Come riconoscere una carie? Nella sua fase iniziale, questa generalemente non è causa di dolore o di sintomi particolari come la sensibilità dentale e si presenta sul dente, in particolare sullo smalto dentale, sotto forma di una macchia scura. Anche per questo sarà molto importante saper riconoscere la differenza tra carie e macchie sui denti. Macchie e carie sono cose diverse che non vanno confuse. Nel primo caso abbiamo una alterazione del colore dello smalto che è dovuta a sostanze pigmentanti. In questo caso non correremo rischi e potremo risolvere il problema estetico semplicemente con una pulizia dei denti professionale. La carie invece è cosa ben diversa in quanto può portare alla distruzione dei tessuti duri del dente. Insomma, le carie fanno male quindi non sono un problema che può essere messo in secondo piano. La causa principale delle carie sono i batteri che, se non eliminati accuratamente attraverso una routine quotidiana di igiene orale, si nutrono di zuccheri e secernono un acido che corrode lo smalto fino ad arrivare alla polpa. Nello stadio avanzato la carie si presenta come un vero e proprio buco scuro pieno di materiale rammollito. Meglio quindi correre subito ai ripari per evitare conseguenze potenzialmente molto gravi.
Le carie fanno male