Mandibola consumata
Una mandibola consumata è un problema molto serio che può portare a conseguenze molto gravi per la salute orale. Le strutture ossee che compongono l’ATM sono composte dal condilo mandibolare e dalla porzione articolare dell’osso temporale. Abbiamo poi i tessuti molli che includono il menisco, i legamenti e la zona bilaminare. Il menisco è importante in quanto crea una separazione della cavità articolare in uno spazio superiore e uno inferiore rivestiti dalla membrana sinoviale.
In condizioni normali menisco e condilo mandibolare devono muoversi in avanti e indietro in perfetta sincronia. Eventuali disfunzioni come la mandibola consumata possono accentuare una alterazione del complesso meccanico che regola la corretta funzionalità articolare. Insomma, una cartilagine mandibola consumata è un problema da non sottovalutare in quanto, se trascurato, potrebbe portare a problemi anche molto seri.
Mandibola consumata e disturbi ATM
Quando abbiamo dolore alla mandibola è un segno che c’è qualcosa che non va. Anche per questo è importante saper riconoscere i sintomi di una infiammazione temporo mandibolare. Spesso i sintomi di un disturbo dell’ATM sono moto simili a quelli dei problemi ai denti quindi una mandibola consumata potrebbe trarci in inganno. Il motivo è che sia l’ATM che i denti sono molto vicini e perché tutte e due queste strutture vanno a provocare dolore sulle stesse aree. In ogni caso a provocare una cartilagine mandibola consumata è quasi sempre il bruxismo, una patologia insidiosa che potrebbe andare avanti a lungo senza essere diagnosticata. In questo caso la mandibola consumata è una conseguenza piuttosto pericolosa, meglio quindi andare dal dentista periodicamente per evidenziare subito eventuali problemi.
Usura della mandibola a che età: il bruxismo
Il bruxismo è una patologia molto particolare e diffusa che consiste nel serramento incontrollato dei denti con dei piccoli movimenti laterali che spesso provocano rumori ben riconoscibili. Purtroppo si tratta di una condizione incontrollata ma per fortuna esistono diversi disturbi da attenzionare che potrebbero farci pensare al bruxismo. Denti e mandibola consumata sono una delle conseguenze del bruxismo assieme al rumore notturno, alla sensazione di tensione mandibolare al risveglio e al dolore sulle arcate dentali. Non esiste un’età per il bruxismo, ne possono soffrire sia giovani che adulti e anziani. Si crede comunque che lo stress possa giocare un ruolo importante nel causare una mandibola consumata.
Mandibola consumata e lussazione temporo mandibolare
In alcune situazioni potrebbe verificarsi una condizione particolare caratterizzata da uno dei condili che entra in contatto con l’osso temporale e causa una lussazione con dislocazione della mandibola. Si tratta di una condizione per fortuna non così frequente ma, se dovesse verificarsi, sarebbe meglio andare subito al pronto soccorso così da ridurre la lussazione. I sintomi di una mandibola consumata comunque vanno dal dolore all’orecchio e al collo fino al fastidio alla mandibola, all’emicrania e alla rigidità con dolori cervicali.
In alcuni casi alcuni potrebbero anche avvertire vertigini e dolori alla gola con tanto di difficoltà di deglutizione. La cosa migliore è fare una visita gnatologica mediante una valutazione accurata e completa per consentire allo specialista di fare una diagnosi e consigliare la terapia più indicata. La visita gnatologica consentirà di fare una valutazione accurata di tutte le possibili cause. Bisogna anche considerare che l’infiammazione temporo mandibolare potrebbe essere causata dalla masticazione di alimenti troppo duri e secchi come pane o frutta secca. In altri casi invece il fastidio potrebbe non avere una causa manifesta e quindi bisognerà procedere con la visita gnatologica.
Mandibola consumata che fare
In alcuni casi è possibile curare l’infiammazione temporo mandibolare con una terapia farmacologica. I farmaci antinfiammatori sono farmaci utili sia per ridurre il dolore, sia per ridurre l’infiammazione dell’articolazione temporo mandibolare. Spesso la mandibola consumata con il processo infiammatorio tende a guarire entro 7-10 giorni. Una volta passato questo periodo se il dolore dovesse persistere vorrà dire che la causa è diversa dall’infiammazione. Per questo motivo i farmaci saranno utili solamente in caso di problema acuto in corso. Qualora il disturbo fosse presente ormai da mesi allora si dovrà valutare un’altra soluzione. Alcune patologie potrebbero causare il disturbo temporo-mandibolare e diagnosticarle sarà essenziale per stabilire il trattamento ideale ed evitare che l’articolazione si consumi o si lussi. Ad esempio una delle cause comuni è la malocclusione dei denti che, alla lunga, potrebbe portare a un disallineamento della bocca e della mascella.
L’artrite reumatoide e l’artrosi potrebbero anche colpire l’articolazione temporo-mandibolare e danneggiare quindi la cartilagine articolare. In questo modo diventerà anche problematico fare i movimenti con la mandibola. In caso di click mandibolare non ci si dovrà preoccupare più di tanto. Spesso potrà essere sufficiente cambiare modo di mangiare cercando di evitare per quanto possibile cibi duri e croccanti che potrebbero esacerbare il problema. Meglio poi utilizzare impacchi freddi e caldi per 5-10 minuti o rilassare la mascella tenendo la bocca leggermente aperta con uno spaziatore tra i denti. Le terapie mediche come farmaci o laserterapia dovranno essere prescritte dal medico dopo la diagnosi del problema.
In condizioni normali menisco e condilo mandibolare devono muoversi in avanti e indietro in perfetta sincronia. Eventuali disfunzioni come la mandibola consumata possono accentuare una alterazione del complesso meccanico che regola la corretta funzionalità articolare. Insomma, una cartilagine mandibola consumata è un problema da non sottovalutare in quanto, se trascurato, potrebbe portare a problemi anche molto seri.
Mandibola consumata e disturbi ATM
Quando abbiamo dolore alla mandibola è un segno che c’è qualcosa che non va. Anche per questo è importante saper riconoscere i sintomi di una infiammazione temporo mandibolare. Spesso i sintomi di un disturbo dell’ATM sono moto simili a quelli dei problemi ai denti quindi una mandibola consumata potrebbe trarci in inganno. Il motivo è che sia l’ATM che i denti sono molto vicini e perché tutte e due queste strutture vanno a provocare dolore sulle stesse aree. In ogni caso a provocare una cartilagine mandibola consumata è quasi sempre il bruxismo, una patologia insidiosa che potrebbe andare avanti a lungo senza essere diagnosticata. In questo caso la mandibola consumata è una conseguenza piuttosto pericolosa, meglio quindi andare dal dentista periodicamente per evidenziare subito eventuali problemi.
Usura della mandibola a che età: il bruxismo
Il bruxismo è una patologia molto particolare e diffusa che consiste nel serramento incontrollato dei denti con dei piccoli movimenti laterali che spesso provocano rumori ben riconoscibili. Purtroppo si tratta di una condizione incontrollata ma per fortuna esistono diversi disturbi da attenzionare che potrebbero farci pensare al bruxismo. Denti e mandibola consumata sono una delle conseguenze del bruxismo assieme al rumore notturno, alla sensazione di tensione mandibolare al risveglio e al dolore sulle arcate dentali. Non esiste un’età per il bruxismo, ne possono soffrire sia giovani che adulti e anziani. Si crede comunque che lo stress possa giocare un ruolo importante nel causare una mandibola consumata.
Mandibola consumata e lussazione temporo mandibolare
In alcune situazioni potrebbe verificarsi una condizione particolare caratterizzata da uno dei condili che entra in contatto con l’osso temporale e causa una lussazione con dislocazione della mandibola. Si tratta di una condizione per fortuna non così frequente ma, se dovesse verificarsi, sarebbe meglio andare subito al pronto soccorso così da ridurre la lussazione. I sintomi di una mandibola consumata comunque vanno dal dolore all’orecchio e al collo fino al fastidio alla mandibola, all’emicrania e alla rigidità con dolori cervicali.
In alcuni casi alcuni potrebbero anche avvertire vertigini e dolori alla gola con tanto di difficoltà di deglutizione. La cosa migliore è fare una visita gnatologica mediante una valutazione accurata e completa per consentire allo specialista di fare una diagnosi e consigliare la terapia più indicata. La visita gnatologica consentirà di fare una valutazione accurata di tutte le possibili cause. Bisogna anche considerare che l’infiammazione temporo mandibolare potrebbe essere causata dalla masticazione di alimenti troppo duri e secchi come pane o frutta secca. In altri casi invece il fastidio potrebbe non avere una causa manifesta e quindi bisognerà procedere con la visita gnatologica.
Mandibola consumata che fare
In alcuni casi è possibile curare l’infiammazione temporo mandibolare con una terapia farmacologica. I farmaci antinfiammatori sono farmaci utili sia per ridurre il dolore, sia per ridurre l’infiammazione dell’articolazione temporo mandibolare. Spesso la mandibola consumata con il processo infiammatorio tende a guarire entro 7-10 giorni. Una volta passato questo periodo se il dolore dovesse persistere vorrà dire che la causa è diversa dall’infiammazione. Per questo motivo i farmaci saranno utili solamente in caso di problema acuto in corso. Qualora il disturbo fosse presente ormai da mesi allora si dovrà valutare un’altra soluzione. Alcune patologie potrebbero causare il disturbo temporo-mandibolare e diagnosticarle sarà essenziale per stabilire il trattamento ideale ed evitare che l’articolazione si consumi o si lussi. Ad esempio una delle cause comuni è la malocclusione dei denti che, alla lunga, potrebbe portare a un disallineamento della bocca e della mascella.
L’artrite reumatoide e l’artrosi potrebbero anche colpire l’articolazione temporo-mandibolare e danneggiare quindi la cartilagine articolare. In questo modo diventerà anche problematico fare i movimenti con la mandibola. In caso di click mandibolare non ci si dovrà preoccupare più di tanto. Spesso potrà essere sufficiente cambiare modo di mangiare cercando di evitare per quanto possibile cibi duri e croccanti che potrebbero esacerbare il problema. Meglio poi utilizzare impacchi freddi e caldi per 5-10 minuti o rilassare la mascella tenendo la bocca leggermente aperta con uno spaziatore tra i denti. Le terapie mediche come farmaci o laserterapia dovranno essere prescritte dal medico dopo la diagnosi del problema.