Dentina
Quando si parla di cavo orale e denti a molti vengono in mente la polpa dentale o le gengive ma si dimenticano di una delle parti forse più importanti per la salute orale: la dentina. La dentina altro non è che uno strato interno che compone i denti ed è responsabile della protezione della polpa o del nervo dai colpi esterni. Inoltre, la dentina fornisce il colore del dente, quindi ha un importante fattore estetico. La dentina è uno dei tessuti più duri dell'intero corpo umano ed è ricoperta di smalto. Ha un caratteristico colore giallastro ed è responsabile di fornire il colore del dente poiché lo smalto, ovvero lo strato esterno, è traslucido. Inoltre, la dentina copre e protegge la polpa dentale, la parte interna delle parti in cui si trovano i vasi sanguigni e le terminazioni nervose. Non solo, la dentina contiene numerosi tubuli dentinali, cioè canali microscopici che collegano la superficie dello smalto con l'interno della polpa. Questo è il motivo per cui quando la dentina è esposta a stimoli esterni si sente un dolore acuto e lancinante nei denti noto come sensibilità dentale.
Dentina dente: le diverse tipologie
Una volta spiegato che cos’è la dentina e a cosa serve, vediamo ora quelle che sono le diverse tipologie di dentina esistenti. Abbiamo la dentina primaria ad esempio, ovvero la prima che si forma, e la dentina secondaria la cui formazione non cessa per tutta la vita del dente. La parte più esterna viene chiamata dentina primaria ed è quella a contatto con lo smalto del dente mentre la dentina che si trova a contatto con il cemento viene chiamata dentina secondaria. Abbiamo infine anche la dentina terziaria che si forma in risposta a una carie. In ogni caso la funzione principale della dentina è quella di fornire il supporto allo smalto e di trasmettere gli impulsi dallo smalto alla polpa dentale. In sostanza la dentina secondaria si forma solo dopo che è completata la formazione delle radici, di solito dopo che il dente è uscito ed è funzionale. Di solito la dentina secondaria cresce molto più lentamente della dentina primaria ma tende a mantenere il suo aspetto incrementale della crescita. Inoltre la dentina secondaria ha una struttura molto simile alla dentina primaria.
I rischi di avere la dentina scoperta
Praticamente tutte le malattie orali che finiscono per colpire la dentina iniziano, in primo luogo, in un'altra area. Come abbiamo spiegato prima, lo smalto è lo strato esterno del dente che circonda la dentina, quindi quando è danneggiato, inevitabilmente lo sarà anche il tessuto vicino. Principalmente sono i problemi di usura dentale che finiscono per ridurre la quantità di smalto che abbiamo. I problemi allo smalto possono essere causati dal bruxismo (digrignamento inconscio dei denti), da un uso eccessivamente aggressivo dello spazzolino o da forze occlusali e masticatorie. Altri fattori possono essere l’età e l’assunzione di cibi eccessivamente acidi che causano erosione dentale. In questo modo la dentina è esposta a stimoli esterni e provoca quella che conosciamo come sensibilità dei denti. Anche la retrazione delle gengive può portare al problema della dentina scoperta. In caso di denti sensibili agli stimoli esterni il consiglio è quello di andare il prima possibile dal dentista che procederà a proteggere il colletto dentale con una desensibilizzazione. La sensibilità si traduce in un dolore molto intenso e localizzato che si manifesta in un dente quando è a contatto con uno stimolo. Di solito accade quando mangiamo cibi o bevande piccanti, molto dolci o con temperature estreme (calde o fredde).
Trattamenti per la dentina
La superficie del dente persa non può essere recuperata naturalmente, poiché non si rigenera. Ecco perché lo smalto o la dentina consumati non possono essere recuperati senza l'intervento di un dentista specializzato. Per evitare complicazioni derivanti dall'usura dei denti e dalla riduzione dello smalto, è possibile ricorrere a trattamenti odontoiatrici differenti a seconda della gravità del caso. Sarà così possibile proteggere il pezzo e ripristinarne sia l'estetica che la funzionalità. Quando il paziente sperimenta sensibilità ma la perdita di smalto non è molto pronunciata, è possibile proteggere il dente con un rivestimento estetico dentale. Si tratta di una lamina sottile che aderisce alla faccia esterna del dente e permette, inoltre, di modificarne la forma, la dimensione o il colore. Nel caso in cui la perdita della superficie del dente sia più pronunciata, ad esempio, se è presente una carie che non è stata trattata in tempo e sta danneggiando la struttura interna e la dentina, è preferibile optare per una corona dentale. Se si verifica questa situazione, è normale fare anche un trattamento endodontico consistente nello svuotare la camera pulpare. Per ridurre al minimo la sensibilità che si sperimenta occasionalmente a determinati stimoli esterni, è molto utile l'uso di prodotti desensibilizzanti. Sono facilmente acquistabili in farmacia e sono disponibili diversi formati. Questi prodotti possono essere applicati quotidianamente o meno frequentemente, a seconda delle esigenze di ogni persona.
Dentina dente: le diverse tipologie
Una volta spiegato che cos’è la dentina e a cosa serve, vediamo ora quelle che sono le diverse tipologie di dentina esistenti. Abbiamo la dentina primaria ad esempio, ovvero la prima che si forma, e la dentina secondaria la cui formazione non cessa per tutta la vita del dente. La parte più esterna viene chiamata dentina primaria ed è quella a contatto con lo smalto del dente mentre la dentina che si trova a contatto con il cemento viene chiamata dentina secondaria. Abbiamo infine anche la dentina terziaria che si forma in risposta a una carie. In ogni caso la funzione principale della dentina è quella di fornire il supporto allo smalto e di trasmettere gli impulsi dallo smalto alla polpa dentale. In sostanza la dentina secondaria si forma solo dopo che è completata la formazione delle radici, di solito dopo che il dente è uscito ed è funzionale. Di solito la dentina secondaria cresce molto più lentamente della dentina primaria ma tende a mantenere il suo aspetto incrementale della crescita. Inoltre la dentina secondaria ha una struttura molto simile alla dentina primaria.
I rischi di avere la dentina scoperta
Praticamente tutte le malattie orali che finiscono per colpire la dentina iniziano, in primo luogo, in un'altra area. Come abbiamo spiegato prima, lo smalto è lo strato esterno del dente che circonda la dentina, quindi quando è danneggiato, inevitabilmente lo sarà anche il tessuto vicino. Principalmente sono i problemi di usura dentale che finiscono per ridurre la quantità di smalto che abbiamo. I problemi allo smalto possono essere causati dal bruxismo (digrignamento inconscio dei denti), da un uso eccessivamente aggressivo dello spazzolino o da forze occlusali e masticatorie. Altri fattori possono essere l’età e l’assunzione di cibi eccessivamente acidi che causano erosione dentale. In questo modo la dentina è esposta a stimoli esterni e provoca quella che conosciamo come sensibilità dei denti. Anche la retrazione delle gengive può portare al problema della dentina scoperta. In caso di denti sensibili agli stimoli esterni il consiglio è quello di andare il prima possibile dal dentista che procederà a proteggere il colletto dentale con una desensibilizzazione. La sensibilità si traduce in un dolore molto intenso e localizzato che si manifesta in un dente quando è a contatto con uno stimolo. Di solito accade quando mangiamo cibi o bevande piccanti, molto dolci o con temperature estreme (calde o fredde).
Trattamenti per la dentina
La superficie del dente persa non può essere recuperata naturalmente, poiché non si rigenera. Ecco perché lo smalto o la dentina consumati non possono essere recuperati senza l'intervento di un dentista specializzato. Per evitare complicazioni derivanti dall'usura dei denti e dalla riduzione dello smalto, è possibile ricorrere a trattamenti odontoiatrici differenti a seconda della gravità del caso. Sarà così possibile proteggere il pezzo e ripristinarne sia l'estetica che la funzionalità. Quando il paziente sperimenta sensibilità ma la perdita di smalto non è molto pronunciata, è possibile proteggere il dente con un rivestimento estetico dentale. Si tratta di una lamina sottile che aderisce alla faccia esterna del dente e permette, inoltre, di modificarne la forma, la dimensione o il colore. Nel caso in cui la perdita della superficie del dente sia più pronunciata, ad esempio, se è presente una carie che non è stata trattata in tempo e sta danneggiando la struttura interna e la dentina, è preferibile optare per una corona dentale. Se si verifica questa situazione, è normale fare anche un trattamento endodontico consistente nello svuotare la camera pulpare. Per ridurre al minimo la sensibilità che si sperimenta occasionalmente a determinati stimoli esterni, è molto utile l'uso di prodotti desensibilizzanti. Sono facilmente acquistabili in farmacia e sono disponibili diversi formati. Questi prodotti possono essere applicati quotidianamente o meno frequentemente, a seconda delle esigenze di ogni persona.
