coppia abbracciata

La prevenzione è importante!

Approfitta subito del check up in omaggio!

RICHIEDI INFO

Erosione dentale da reflusso

La malattia da reflusso gastroesofageo è frequente nella popolazione adulta con decorso cronico causato dall'aumento del contenuto gastrico al di sopra della giunzione gastroesofagea. Quello dell’erosione dentale da reflusso è un problema abbastanza diffuso anche perché è stato dimostrato che i succhi gastrici come la pepsina e l’acido sono in grado di danneggiare lo smalto dei denti e anche di attaccare i tessuti non adattati a questi elementi producendo laringite, ulcerazioni da contatto, stenosi sottoglottica, laringospasmo, disfonia, faringite, asma, polmonite e malattie dentali. L'erosione dentale da reflusso è definita come la perdita della struttura del dente mediante un processo chimico senza l'intervento della flora batterica. I denti con erosione smalto da reflusso si riconoscono facilmente e il dentista potrà subito diagnosticare questo problema proponendo delle soluzioni. Nei prossimi paragrafi parleremo del problema reflusso denti e di come proteggere i denti dal reflusso.

Erosione dentale da reflusso: cosa sapere

La demineralizzazione del tessuto dentale duro dissolve i cristalli di apatite e può portare alla distruzione totale dei denti. La localizzazione di questo coinvolgimento nei pazienti con erosione dentale da reflusso è più frequente sulle superfici occlusali e palatali dei denti superiori e sulle superfici occlusali vestibolari e linguali dei denti inferiori. Questo poiché nella mandibola la posizione della lingua conduce l'acido verso queste facce. Il pattern di gravità dell'erosione viene stabilito valutando l'entità della perdita di sostanza. La classificazione più utilizzata è quella proposta è l'Eccles and Jenkins Erosion Index che considera quattro gradi di erosione dentale da reflusso: grado 0 (nessuna erosione), grado 1 (perdita di smalto senza esposizione della dentina), grado 2 (perdita di smalto con esposizione della dentina in meno di un terzo della superficie del dente) e grado 3 (perdita di smalto con esposizione della dentina in più di un terzo della superficie del dente). Le lesioni sono lente ad evolversi e tendono a passare inosservate nelle fasi iniziali. Anche per questo si raccomanda che i pazienti che soffrono di erosione dentale siano adeguatamente valutati per stabilire misure preventive per prevenirne la progressione. La malattia da reflusso gastroesofageo ha un'alta prevalenza nei pazienti adulti e si stima infatti che il 25% al 40% della popolazione ne abbia sofferto almeno una volta nel corso della vita.

Erosione dentale da reflusso: i sintomi

I sintomi dell’erosione dentale da reflusso sono attribuiti al ritorno del contenuto dello stomaco e del duodeno verso l'esofago, dove il succo gastrico con la pepsina e l'acido cloridrico può contenere acidi biliari ed enzimi pancreatici che provocano lesioni dei tessuti non adatti a questi elementi. Coinvolge un'ampia varietà di malattie non esofagee. Le manifestazioni extraesofagee si osservano in un terzo dei pazienti e comprendono sintomi a vari apparati come l'apparato respiratorio (asma, bronchite e fibrosi), orecchio, naso e gola (tosse cronica e raucedine, sinusite, faringite, laringite), dolore toracico non cardiologico ed erosioni dentali con perdita superficiale di tessuto dentale duro dovuto a processi chimici non batterici, riconosciuti da anni. L'erosione dentale è anche conosciuta come perimolisi, un processo di decalcificazione che avviene lentamente, dissolvendo i tessuti duri della corona dei denti senza coinvolgimento batterico.

L’erosione dentale da reflusso è stata studiata ormai da decenni e diversi studi hanno evidenziato che questo processo di decalcificazione o danno da erosione può essere causato da acidi e si manifesta in soggetti che vomitano o rigurgitano frequentemente. L'erosione dentale da reflusso è anche conosciuta come perimolisi, un processo di decalcificazione che avviene lentamente dissolvendo i tessuti duri della corona dei denti senza coinvolgimento batterico. Imparare a diagnosticare l'origine dell'usura dentale subita dal paziente è essenziale per l'elaborazione di una diagnosi adeguata e questo consentirà di eseguire un piano di trattamento adeguato. Uno dei segni più evidenti dell’effetto del reflusso gastroesofageo a livello del cavo orale è l’erosione dello smalto dentale. L’erosione potrebbe avere anche altre cause come la bulimia, l’assunzione quotidiana di agrumi, di succhi di frutta o di altre sostanze acide che possono corrodere la superficie dei denti.

Nel reflusso le sostanze acide che dallo stomaco risalgono verso esofago e bocca determinano una progressiva erosione dei tessuti duri del dente che potrebbe anche comportare l’esposizione della dentina. I denti di chi soffre di erosione dentale da reflusso si presentano ingialliti e più corti. Inoltre lo smalto tende a diventare trasparente soprattutto lungo i bordi. Inoltre si avverte anche un aumento della sensibilità al caldo e al freddo in quanto la polpa dentale scoperta è più esposta agli stimoli termici e alla contaminazione dei batteri. L’erosione si differenzia dall’abrasione meccanica dovuta al bruxismo in quanto coinvolte l’intero dente lungo tutta la sua circonferenza. Prima si agire contro gli effetti dell’erosione dentale da reflusso sarà importante rivolgersi a un gastroenterologo per porre rimedio al reflusso gastroesofageo e impedire la risalita di succhi acidi all’interno della bocca. Inoltre per la cura del reflusso gastroesofageo si consiglia di dare molta importanza all’alimentazione.
Erosione dentale da reflusso