Cisti di stafne
La cisti di Stafne, o lacuna ossea di Stafne, è una displasia caratterizzata da una assenza circoscritta di osso con aspetto pseudocistico. La cisti di Stafne è inoltre molto più frequente in corrispondenza dell’angolo mandibolare ma non ha un significato patologico evolutivo. Le lesioni cistiche dei mascellari ad esempio sono quelle che occupano una parte fondamentale delle competenze degli specialisti. Oltre alle cisti dei mascellari però abbiamo anche diverse lesioni osteolitiche così chiamate in quanto caratterizzate dall’assenza di rivestimento epitelioide. La cisti di Stafne è forse la più nota tra le pseudocisti dei mascellari. Spesso durante un esame di routine come l’ortopantomografia si trovano delle macchie scure. Lo specialista potrebbe ravvisare la presenza di una cisti o lacuna di Stafne e nei prossimi paragrafi andremo a evidenziarne le diverse caratteristiche.
Cisti di Stafne odontogena: cosa sapere
In genere la cisti di Stafne viene diagnosticata dallo specialista a seguito di un esame piuttosto comune come l’ortopantomografia. La cisti o lacuna di Stafne è di riscontro occasionale nella pratica clinica anche se può mimare radiograficamente cavità cistiche o aree osteolitiche. L’origine della cisti di Stafne è però ben diversa ed è una depressione della mandibola localizzata sulla superficie linguale. Questo difetto è una normale variante anatomica in quanto la depressione viene creata dal tessuto dalla ghiandola salivare ectopica associata alla ghiandola sottomandibolare. Non dobbiamo quindi considerare la cisti di Stafne come una lesione patologica.
La cisti di Stafne viene classificata come pseudocisti in quanto non esiste rivestimento epiteliale o contenuto di liquidi. Tale difetto viene comunque solitamente considerato alla stessa stregua di altre cisti delle mascelle. Anche per questo i dentisti spesso possono confondere la cisti di Stafne con una cisti delle mascelle con una radiografia.
Cause e sintomi della cisti di Stafne
Tra i sintomi tipici della cisti di Stafne non ne abbiamo di evidenti che possono essere rivelati solo con un esame specialistico normale. Per riuscire a diagnosticare la cisti di Stafne è per forza necessaria la radiografia o la tomografia computerizzata. Quasi sempre la cisti d Stagne odontogena si presenta come unilaterale, occasionalmente però può essere anche bilaterale. Tra le cause scatenanti della cisti di Stafne abbiamo ad esempio una porzione ectopica della ghiandola salivare sottomandibolare che causa il rimodellamento dell’osso della placca corticale linguale. Seppur raramente la cisti di Stafne potrebbe essere causata da una porzione ectopica della ghiandola salivare. Anche se non accade spesso la cisti di Stafne a volte potrebbe anche essere del tutto compromessa dall’osso. Potrebbero esserci anche difetti simili nella porzione anteriore della superficie linguale della mandibola.
Cisti o lacuna di Stafne: la diagnosi
La cisti di Stafne solitamente viene diagnosticata del tutto casualmente durante la normale radiografia dentale. Dal punto di vista radiologico si tratta di un difetto ben circoscritto e monolocolare, di dimensioni tondeggianti e radiotrasparente. Solitamente ha un diametro che va da 1 a 3 centimetri ed è localizzato tra il nervo alveolare inferiore e il bordo inferiore della mandibola posteriore tra molari e angolo della mascella. Con la tomografia computerizzata TC potremo mostrare un difetto superficiale mediante la corteccia mediale della mandibola con bordo corticato e senza anomalie dei tessuti molli con la significativa eccezione di una porzione della ghiandola sottomandibolare.
Le neoplasie potrebbero anche creare un aspetto simile alla cisti di Stafne ma raramente avranno bordi ben definiti. Di solito poi possono essere palpate nel pavimento della bocca o nel triangolo sottomandibolare del collo come una massa dura al tatto. Il difetto o cisti di Stafne ha anche la tendenza a non aumentare nel tempo di dimensioni modificando l’aspetto radiografico. La biopsia tissutale solitamente non è necessaria anche se, qualora dovesse essere eseguita, l’aspetto istopatologico sarà quello di normale tessuto ghiandola salivare.
Cisti di Stafne: possibile trattamento
Per la cisti di Stafne non sono richiesti trattamenti ma dovranno essere esclusi i processi neoplastici. Ciò di solito avviene con l’esame clinico anche se, raramente, i tumori delle ghiandole salivari potrebbero verificarsi all’interno di un difetto stabiliti. Per fortuna la cisti di Stafne è molto rara e si sviluppa ovunque tra 11 e 30 anni. Si tratta comunque di un difetto evolutivo che non è presente alla nascita. Chi dovesse ricevere una diagnosi per la cisti di Stafne dovrà comunque effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici così da confermare la diagnosi presuntiva. La cisti di Stafne prevede che venga eseguito un periodico follow-up radiografico per escludere modificazioni, cambiamenti nell’aspetto della lesione e degenerazioni di diversa natura.
Infine ricordiamo che la cisti di Stafne ha localizzazione unica e si trova solo e sempre nell’angolo mandibolare, subito sotto il nervo mandibolare. Queste cisti sono causate dall’estensione della ghiandola sottomandibolare nell’osso mandibolare. La cavità è vuota e questo spiega il motivo per cui queste lesioni non vengono operate. Inoltre intervenendo per la rimozione della cisti di Stafne si corre il rischio di ledere il nervo linguale, anche per questo si preferisce non fare nulla.
Cisti di Stafne odontogena: cosa sapere
In genere la cisti di Stafne viene diagnosticata dallo specialista a seguito di un esame piuttosto comune come l’ortopantomografia. La cisti o lacuna di Stafne è di riscontro occasionale nella pratica clinica anche se può mimare radiograficamente cavità cistiche o aree osteolitiche. L’origine della cisti di Stafne è però ben diversa ed è una depressione della mandibola localizzata sulla superficie linguale. Questo difetto è una normale variante anatomica in quanto la depressione viene creata dal tessuto dalla ghiandola salivare ectopica associata alla ghiandola sottomandibolare. Non dobbiamo quindi considerare la cisti di Stafne come una lesione patologica.
La cisti di Stafne viene classificata come pseudocisti in quanto non esiste rivestimento epiteliale o contenuto di liquidi. Tale difetto viene comunque solitamente considerato alla stessa stregua di altre cisti delle mascelle. Anche per questo i dentisti spesso possono confondere la cisti di Stafne con una cisti delle mascelle con una radiografia.
Cause e sintomi della cisti di Stafne
Tra i sintomi tipici della cisti di Stafne non ne abbiamo di evidenti che possono essere rivelati solo con un esame specialistico normale. Per riuscire a diagnosticare la cisti di Stafne è per forza necessaria la radiografia o la tomografia computerizzata. Quasi sempre la cisti d Stagne odontogena si presenta come unilaterale, occasionalmente però può essere anche bilaterale. Tra le cause scatenanti della cisti di Stafne abbiamo ad esempio una porzione ectopica della ghiandola salivare sottomandibolare che causa il rimodellamento dell’osso della placca corticale linguale. Seppur raramente la cisti di Stafne potrebbe essere causata da una porzione ectopica della ghiandola salivare. Anche se non accade spesso la cisti di Stafne a volte potrebbe anche essere del tutto compromessa dall’osso. Potrebbero esserci anche difetti simili nella porzione anteriore della superficie linguale della mandibola.
Cisti o lacuna di Stafne: la diagnosi
La cisti di Stafne solitamente viene diagnosticata del tutto casualmente durante la normale radiografia dentale. Dal punto di vista radiologico si tratta di un difetto ben circoscritto e monolocolare, di dimensioni tondeggianti e radiotrasparente. Solitamente ha un diametro che va da 1 a 3 centimetri ed è localizzato tra il nervo alveolare inferiore e il bordo inferiore della mandibola posteriore tra molari e angolo della mascella. Con la tomografia computerizzata TC potremo mostrare un difetto superficiale mediante la corteccia mediale della mandibola con bordo corticato e senza anomalie dei tessuti molli con la significativa eccezione di una porzione della ghiandola sottomandibolare.
Le neoplasie potrebbero anche creare un aspetto simile alla cisti di Stafne ma raramente avranno bordi ben definiti. Di solito poi possono essere palpate nel pavimento della bocca o nel triangolo sottomandibolare del collo come una massa dura al tatto. Il difetto o cisti di Stafne ha anche la tendenza a non aumentare nel tempo di dimensioni modificando l’aspetto radiografico. La biopsia tissutale solitamente non è necessaria anche se, qualora dovesse essere eseguita, l’aspetto istopatologico sarà quello di normale tessuto ghiandola salivare.
Cisti di Stafne: possibile trattamento
Per la cisti di Stafne non sono richiesti trattamenti ma dovranno essere esclusi i processi neoplastici. Ciò di solito avviene con l’esame clinico anche se, raramente, i tumori delle ghiandole salivari potrebbero verificarsi all’interno di un difetto stabiliti. Per fortuna la cisti di Stafne è molto rara e si sviluppa ovunque tra 11 e 30 anni. Si tratta comunque di un difetto evolutivo che non è presente alla nascita. Chi dovesse ricevere una diagnosi per la cisti di Stafne dovrà comunque effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici così da confermare la diagnosi presuntiva. La cisti di Stafne prevede che venga eseguito un periodico follow-up radiografico per escludere modificazioni, cambiamenti nell’aspetto della lesione e degenerazioni di diversa natura.
Infine ricordiamo che la cisti di Stafne ha localizzazione unica e si trova solo e sempre nell’angolo mandibolare, subito sotto il nervo mandibolare. Queste cisti sono causate dall’estensione della ghiandola sottomandibolare nell’osso mandibolare. La cavità è vuota e questo spiega il motivo per cui queste lesioni non vengono operate. Inoltre intervenendo per la rimozione della cisti di Stafne si corre il rischio di ledere il nervo linguale, anche per questo si preferisce non fare nulla.