Pseudocisti mucosa
Se per qualche motivo ci si sottopone a un intervento di innesto osseo dentale una delle conseguenze più diffuse è quella della pseudocisti mucosa del seno mascellare. Normale dunque a questo punto domandarsi che cos’è la pseudocisti mucosa del seno mascellare anche per evitare di fare confusione con altri problemi. Si tratta di formazioni benigne la cui crescita avviene senza sintomi evidenti tranne che se non vi sia in corso un’infezione. In questi casi la pseudocisti mucosa del seno mascellare potrebbe causare anche dolore intenso e stato febbrile.
Dopo un esame radiografico lo specialista riuscirà subito a prendere visione della situazione e a decidere se procedere ad aspirare la pseudocisti mucosa del seno mascellare. Una fattispecie di questa tipologia di cisti da monitorare con particolare attenzione è la cisti odontogena del seno mascellare in quanto, in alcuni casi, potrebbe causare anche la distruzione dell’osso. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire quali siano i sintomi della pseudocisti seno mascellare e anche se ci sono dei rimedi efficaci.
Pseudocisti mucosa del seno mascellare sintomi
I sintomi della pseudocisti mucosa del seno mascellare solitamente insorgono solo quando le dimensioni della cisti raggiungono dimensioni ragguardevoli. In questi casi è abbastanza frequente ravvisare la presenza di sintomi come emicranie, sinusiti, difficoltà nel respirare e masticare. La pseudocisti mucosa del seno mascellare quasi sempre si presenta in modo benigno e dunque non richiederà intervento alcuno da parte dello specialista. In alcuni casi però, ad esempio nei pazienti che devono posizionare un impianto dentale dell’arcata superiore, il dentista potrebbe valutare l’asportazione della pseudocisti mucosa.
Abbiamo però detto all’inizio che la pseudocisti mucosa potrebbe essere una conseguenza dell’intervento di rialzo seno mascellare. Cerchiamo ora di capire qualcosa in più su questa tipologia di intervento. I seni mascellari comunque sono cavità subito sotto gli zigomi e rivestiti da una sottile membrana spesso soggetta a infiammazioni. L’osso sfenoide è invece quello scavato dal seno sfenoidale mentre l’osso mascellare è scavato dal seno mascellare, il più ampio tra i seni paranasali.
Pseudocisti mucosa e rialzo del seno mascellare
Come abbiamo visto la pseudocisti mucosa può presentarsi come conseguenza dell’intervento di piccolo rialzo di seno mascellare. Si tratta di una tecnica chirurgica nata da qualche tempo che prevede il fratturare circa due millimetri di osso residuo del paziente per inserire poi del biomateriale. A seguito di questo intervento i tempi di guarigione sono abbastanza lunghi e il paziente dovrà seguire alla lettera tutte le indicazioni del dentista per la fase post-operatoria. Il rialzo seno mascellare è un intervento mirante a far crescere del nuovo osso nello spazio esistente tra seno e membrana sinusale. Andando nel dettaglio lo specialista che esegue l’intervento dovrà inserire del biomateriale nella zona che, entro 4-10 mesi, si trasformerà in osso.
Una volta ultimato il processo ecco che lo specialista procederà con l’inserimento degli impianti nel nuovo tessuto osseo. Ricordiamo che questa tecnica potrà essere eseguita solamente in quei pazienti che hanno un osso residuo più basso di 4 mm e quindi necessitano di una rigenerazione maggiore. Il dentista dovrà scollare la gengiva del paziente e aprire una finestrella laterale proprio nel seno mascellare per poi sollevare la membrana sinusale. E’ proprio qui che dovrà inserire il biomateriale per poi sigillare il tutto con una membrana in collagene. Come è facile intuire stiamo parlando di un’operazione molto invasiva in quanto, rispetto al rialzo, prevede ben due interventi chirurgici.
Pseudocisti mucosa seno mascellare cura
Come abbiamo ampiamente spiegato la pseudocisti mucosa è da considerarsi come una possibile conseguenza degli interventi di innesto osseo dentale. Di solito non è prevista alcuna rimozione della pseudocisti mucosa che viene diagnosticata per caso in quanto, come abbiamo detto, i sintomi si manifestano solamente in presenza di infezioni. L’unico caso in cui il dentista potrebbe valutarne la rimozione è proprio una infezione ma sarà lo specialista a fare tutte le valutazioni del caso dopo un accurato esame radiografico. Ricordiamo che la tecnica di rigenerazione ossea è una tecnica che richiede tempi lunghi e i cui risultati non sono sempre pronosticabili. Uno dei rischi dell’innesto osseo dentale, oltre alla già citata pseudocisti mucosa, è la perimplantite.
In cosa consiste? Purtroppo dopo l’inserimento dell’impianto l’osso tende a ritirarsi col tempo e questo potrebbe comportare la necessaria rimozione dell’impianto dentale. Abbiamo poi anche delle altre tecniche chirurgiche che utilizzano l’osso residuo e sono quindi più sicure in quanto il ritiro dell’osso è minore e consente quindi dei risultati finali duraturi e soddisfacenti. Il materiale usato con il rialzo del seno mascellare solitamente viene prelevato da un piccolo pezzo di osso della mandibola del paziente. In altri casi però si preferisce utilizzare un osso sintetico. Negli ultimi anni gli specialisti hanno iniziato a usare tecniche di rigenerazione ossea che prevedono l’utilizzo di osso bovino trattato nel modo corretto. I pazienti che devono sottoporsi a questo intervento sono quelli che hanno poco osso e devono affrontare un intervento di inserimento di impianti dentali.
Dopo un esame radiografico lo specialista riuscirà subito a prendere visione della situazione e a decidere se procedere ad aspirare la pseudocisti mucosa del seno mascellare. Una fattispecie di questa tipologia di cisti da monitorare con particolare attenzione è la cisti odontogena del seno mascellare in quanto, in alcuni casi, potrebbe causare anche la distruzione dell’osso. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire quali siano i sintomi della pseudocisti seno mascellare e anche se ci sono dei rimedi efficaci.
Pseudocisti mucosa del seno mascellare sintomi
I sintomi della pseudocisti mucosa del seno mascellare solitamente insorgono solo quando le dimensioni della cisti raggiungono dimensioni ragguardevoli. In questi casi è abbastanza frequente ravvisare la presenza di sintomi come emicranie, sinusiti, difficoltà nel respirare e masticare. La pseudocisti mucosa del seno mascellare quasi sempre si presenta in modo benigno e dunque non richiederà intervento alcuno da parte dello specialista. In alcuni casi però, ad esempio nei pazienti che devono posizionare un impianto dentale dell’arcata superiore, il dentista potrebbe valutare l’asportazione della pseudocisti mucosa.
Abbiamo però detto all’inizio che la pseudocisti mucosa potrebbe essere una conseguenza dell’intervento di rialzo seno mascellare. Cerchiamo ora di capire qualcosa in più su questa tipologia di intervento. I seni mascellari comunque sono cavità subito sotto gli zigomi e rivestiti da una sottile membrana spesso soggetta a infiammazioni. L’osso sfenoide è invece quello scavato dal seno sfenoidale mentre l’osso mascellare è scavato dal seno mascellare, il più ampio tra i seni paranasali.
Pseudocisti mucosa e rialzo del seno mascellare
Come abbiamo visto la pseudocisti mucosa può presentarsi come conseguenza dell’intervento di piccolo rialzo di seno mascellare. Si tratta di una tecnica chirurgica nata da qualche tempo che prevede il fratturare circa due millimetri di osso residuo del paziente per inserire poi del biomateriale. A seguito di questo intervento i tempi di guarigione sono abbastanza lunghi e il paziente dovrà seguire alla lettera tutte le indicazioni del dentista per la fase post-operatoria. Il rialzo seno mascellare è un intervento mirante a far crescere del nuovo osso nello spazio esistente tra seno e membrana sinusale. Andando nel dettaglio lo specialista che esegue l’intervento dovrà inserire del biomateriale nella zona che, entro 4-10 mesi, si trasformerà in osso.
Una volta ultimato il processo ecco che lo specialista procederà con l’inserimento degli impianti nel nuovo tessuto osseo. Ricordiamo che questa tecnica potrà essere eseguita solamente in quei pazienti che hanno un osso residuo più basso di 4 mm e quindi necessitano di una rigenerazione maggiore. Il dentista dovrà scollare la gengiva del paziente e aprire una finestrella laterale proprio nel seno mascellare per poi sollevare la membrana sinusale. E’ proprio qui che dovrà inserire il biomateriale per poi sigillare il tutto con una membrana in collagene. Come è facile intuire stiamo parlando di un’operazione molto invasiva in quanto, rispetto al rialzo, prevede ben due interventi chirurgici.
Pseudocisti mucosa seno mascellare cura
Come abbiamo ampiamente spiegato la pseudocisti mucosa è da considerarsi come una possibile conseguenza degli interventi di innesto osseo dentale. Di solito non è prevista alcuna rimozione della pseudocisti mucosa che viene diagnosticata per caso in quanto, come abbiamo detto, i sintomi si manifestano solamente in presenza di infezioni. L’unico caso in cui il dentista potrebbe valutarne la rimozione è proprio una infezione ma sarà lo specialista a fare tutte le valutazioni del caso dopo un accurato esame radiografico. Ricordiamo che la tecnica di rigenerazione ossea è una tecnica che richiede tempi lunghi e i cui risultati non sono sempre pronosticabili. Uno dei rischi dell’innesto osseo dentale, oltre alla già citata pseudocisti mucosa, è la perimplantite.
In cosa consiste? Purtroppo dopo l’inserimento dell’impianto l’osso tende a ritirarsi col tempo e questo potrebbe comportare la necessaria rimozione dell’impianto dentale. Abbiamo poi anche delle altre tecniche chirurgiche che utilizzano l’osso residuo e sono quindi più sicure in quanto il ritiro dell’osso è minore e consente quindi dei risultati finali duraturi e soddisfacenti. Il materiale usato con il rialzo del seno mascellare solitamente viene prelevato da un piccolo pezzo di osso della mandibola del paziente. In altri casi però si preferisce utilizzare un osso sintetico. Negli ultimi anni gli specialisti hanno iniziato a usare tecniche di rigenerazione ossea che prevedono l’utilizzo di osso bovino trattato nel modo corretto. I pazienti che devono sottoporsi a questo intervento sono quelli che hanno poco osso e devono affrontare un intervento di inserimento di impianti dentali.